Carezze

anno: 2013

 

spettacolo per un pubblico a partire da 3 anni

di e con Roberto Abbiati e Maurizio Lupinelli
assistente alla regia Elisa Pol
produzione Nerval Teatro, Armunia Festival
con il sostegno di Regione Toscana – Settore Spettacolo
foto di Lucia Baldini

 

debutto spettacolo Festival Inequilibrio 2013 di Castiglioncello, (LI)

 

Carezze è la storia di due bambini e della loro amicizia, raccontata attraverso le azioni e gli sguardi di due stralunati custodi di un vecchio istituto pieno di ricordi. È un viaggio nella memoria di due adulti che fanno ancora i conti con l’infanzia da loro vissuta e che non hanno dimenticato il loro passato. In questo percorso a ritroso si intrecciano frammenti di vita quotidiana e immaginazione, utili per superare difficoltà e malinconie.
La narrazione avviene con il disegno, con uso di oggetti, con rumori e suoni propri del linguaggio infantile. I personaggi e gli oggetti compongono una drammaturgia visionaria e fantastica. Solo grazie all’immaginazione antica, di cui l’infanzia è portatrice è possibile scoprire la chiave per ritrovarsi nel filo del racconto.
La scenografia, come una grande lavagna, svela oggetti ormai dimenticati che prendono vita per mano di un curioso disegnatore: una barchetta nel mare in tempesta, un naufragio, le bolle acquose di un pesce rosso, una palla da tennis, un polipo, un aeroplano, sciarpe rosse che svolazzano nell’aria… Dalle profondità del mare agli spazi aperti del cielo il viaggio fantastico dei due custodi- bambini ci ricorda che l’ amicizia, con un briciolo di immaginazione, può far superare le malinconie e condurci in un “lontano” sufficiente a metterci nel mondo, come dei piccoli che le difficoltà hanno fatto grandi.

 

 

“Nel festival della costa livornese divertiva il gioco sognante di Roberto Abbiati e Maurizio Lupinelli in Carezze, un fantasioso viaggio per bambini (il festival guardava parecchio a questo pubblico) nelle piccole tragedie ridicole e devastanti dell’infanzia.”
[M.Marino, Corrieredibologna.it, 10 luglio 2013]

 

“Uno spettacolo sognante, a tratti malinconico, in cui elementi dell’infanzia (l’uso di lanterne magiche, carillon, ombre cinesi, disegni a matita proiettati sul fondale), si mescolano alla recitazione teatrale.”
[M.Bertacca, Persinsala.it, 7 luglio 2013]