Giornata di Studio

L’Arte che Include

APPROFONDIMENTI SULLE PRATICHE DELL’ATTRAVERSAMENTO

A cura di Nerval Teatro
In collaborazione con Gerardo Guccini e Marco Menini

Ravenna, Sala D’Attorre, 22 ottobre 2022
10/13 – 14.30/17.30

Nel nostro percorso come Nerval Teatro abbiamo sempre avvertito il bisogno di confrontarci con artisti che portassero avanti un lavoro simile al nostro. A partire da questa esigenza abbiamo costruito una pratica teatrale fondata sulle interazioni con l’altro e l’abbiamo chiamata Attraversamenti. Fin da subito, abbiamo sentito la necessità di contestualizzare il nostro lavoro in un percorso teorico e in un’opera di documentazione che è stato curato da Gerardo Guccini e Marco Menini.

 

Crediamo che gli scambi, fra persona e persona, immaginario e immaginario, siano al contempo uno strumento e un fine dei laboratori e degli spettacoli. Inizialmente parlavamo soprattutto delle relazioni interpersonali fra partecipanti, guide teatrali, visitatori e artisti. Ora, a partire dalla lunga frequentazione con Beckett, consideriamo con crescente attenzione anche gli scambi con le opere drammatiche e le narrazioni.
Per noi gli Attraversamenti designano, infatti, sia una pratica sia uno spettacolo – intitolato, appunto, “Attraversamenti” – che rende omaggio alle stralunate figure di Samuel Beckett. Durante il Laboratorio Permanente a Castiglioncello (LI) abbiamo notato quanto i personaggi di questo drammaturgo corrispondano alla reattività e alle relazioni fra pensiero e linguaggio delle nostre attrici e dei nostri attori, che sanno improvvisare con immediatezza sulle situazioni di Aspettando Godot, Finale di partita o Giorni felici.

 

La fuga dallo psicologismo e dalla riproduzione realistica del vissuto avvicina le opere della scrittura alle pratiche artistiche delle diverse abilità. Sia nelle une che nelle altre incontriamo infatti identità che reagiscono agli stimoli, sedimentano tracce, attraversano realtà fisiche e dell’immaginario, ma anche dimenticano e, quindi, riscoprono come nuovo ogni oggetto di esperienza. Anche Pinocchio, al quale ci stiamo adesso dedicando, non obbedisce ai consigli e segue gli impulsi del momento. Affrontandolo, ci siamo posti il problema di individuare uno schema situazionale in cui ogni attrice e ogni attore potessero svolgere, improvvisando, il proprio personale attraversamento delle vicende narrate da Collodi.
Al momento, la prima bozza scenica su Pinocchio condivide con gli spettatori le modalità di lavoro del Laboratorio Permanente dove agli Attraversamenti, che sedimentano immagini, incontri e narrazioni, corrispondono interazioni dirette con Lupinelli che attiva e scompone l’immaginario acquisito, stimolando nei partecipanti reazioni, che rivelano insospettati processi cognitivi dal vivo e mostrano, d’altra parte, il senso di gioia e liberazione dovuto all’esplicitazione artistica di quel processo inclusivo e di raccordo fra persone che è alla base del fare teatro.

 

Il progetto artistico di Nerval Teatro negli anni si è costantemente arricchito di incontri e collaborazioni, incrociando numerosi ed eterogenei compagni di viaggio: attori, studiosi, drammaturghi, coreografi e danzatori. Gli Attraversamenti arricchiscono il vissuto dei partecipanti nonostante occupino un breve arco di tempo; i loro estemporanei svolgimenti vivono infatti in una struttura che fa della durata la sua forza: il Laboratorio Permanente, uno spazio dove è possibile condurre itinerari di accompagnamento di lungo respiro che diano a chi vive esperienze di marginalità la possibilità di incontrare e condividere eterogenee pratiche teatrali, dai laboratori alla realizzazione degli spettacoli.

 

Il Laboratorio Permanente è andato accumulando un patrimonio di relazioni che agiscono su chi li conduce, su chi vi partecipa e su chi li segue in veste di spettatore, rinnovando in tutti costoro la percezione delle diverse abilità, delle persone che apprendono a esercitarle e anche delle arti (drammaturgiche, narrative, coreutiche e musicali) che ne vengono intercettate.
Condividere questo patrimonio di relazioni e metterlo in contatto con altri percorsi e processi di ricerca guidati dall’obiettivo dell’inclusione artistica, è stato appunto il focus di questa giornata di lavoro.
Sentiamo che quell’intuizione che ha dato il via alla nascita di Nerval Teatro, sempre più profondamente si va rivelando una strada meritevole di essere percorsa: di frequente, ci troviamo a discutere, osservare e ragionare sulle buone pratiche che si vanno diffondendo in merito all’inclusione sociale in ambito teatrale e sulle connessioni fra pedagogia teatrale e diverse abilità. Abbiamo molta strada davanti, per compierla è stato necessario fermarsi e chiamare a raccolta alcune delle energie dei territori vicini a noi che, ogni giorno, portano avanti importanti progetti teatrali e performativi facendo della valorizzazione delle diversità e dell’inclusione i propri caposaldi.

Unendo contributi teorici e momenti di racconto esperienziale, la Tavola Rotonda del 22 ottobre ha intrecciato approfondimenti sulle buone pratiche e progettualità che si sono confrontate con l’arte dell’inclusione contribuendo a trasformarla in materia artistica a tutti gli effetti.

 

Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol

Programma della giornata

Gianandrea Baroncini, Assessore alle Politiche Sociali
(saluto istituzionale)

 

Teatro / Prima Parte

Coordinamento Rossella Mazzaglia

Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol (Nerval Teatro)
Il Laboratorio Permanente: dal teatro di regia alla ricerca sull’autorialitĂ 

Gerardo Guccini (UniversitĂ  di Bologna)
Beckett e l’inclusione sociale

Marco Menini (studioso e critico teatrale)
La relazione teatro/territorio sotto il segno dell’inclusione sociale

Angela Fumarola (co-direttore di Armunia e Inequilibrio):
Il teatro come luogo protetto: un teatro che diventa casa

Alessandro Argnani (co-direttore artistico di Ravenna Teatro)
L’esperienza pluridecennale della non-scuola come modello di inclusione

 

Danza / Seconda Parte

Coordinamento Marco Menini

Rossella Mazzaglia (UniversitĂ  di Bologna)
Attraversamenti su danza e disabilitĂ : corpi, soggettivitĂ  e tecniche

Michele Abbondanza (danzatore e coreografo di Abbondanza/Bertoni)
L’incontro con la diversità e il caso di Doppelgänger

Michela Lucenti (danzatrice e coreografa)
Agire l’inclusione sociale sulla scena: l’esperienza di Balletto Civile e la collaborazione con ERT (collegata da remoto)

Selina Bassini (co-curatrice di Cantieri Danza e del Festival Ammutinamenti)
Processi creativi inclusivi come materia di formazione per le coreografe e i coreografi del futuro

Silvia Rampelli (performer e coreografa)
L’esperienza del corpo

Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello (danzatori e coreografi)
Il caso di Al Di Qua Artists

Thomas Emmenegger (psichiatra e presidente di Olinda)
L’arte di esitare

 

Diretta streaming/contenuti

Tutti gli interventi della Giornata di Studio possono essere rivisti ai seguenti link:
I Parte: https://www.youtube.com/watch?v=dTNbQFQR7n0&t=5s
II Parte: https://www.youtube.com/watch?v=MhAP0DQEkVk&t=7694s